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giovedì 24 novembre 2016

JOB&ORIENTA: I MINISTRI GIANNINI E POLETTI INAUGURANO LA 26ESIMA EDIZIONE INCONTRANDO I RAGAZZI

JOB&ORIENTA 2016

Fiera di Verona, 24-26 novembre
AL VIA A VERONA LA 26A EDIZIONE

CON I MINISTRI POLETTI E GIANNINI

INTERVISTATI DAI GIOVANI STUDENTI.

Concordi i due ministri: «Parola d'ordine: contaminazione.
Per abbattere le barriere tra scuola e lavoro, tra sapere e saper fare».

Verona, 24 novembre 2016 – "Imparare lavorando: in Italia si può". Non solo si può: meglio, si deve, perché è garanzia di futuro pei i nostri giovani. Questo il messaggio lanciato stamattina dai ministri STEFANIA GIANNINI e GIULIANO POLETTI ai numerosissimi giovani presenti oggi all'apertura di JOB&Orienta, il salone nazionale dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, in fiera a Verona fino a sabato 26. A sottolineare il valore di quelle modalità formative, come l'alternanza scuola lavoro e il sistema duale, che coniugano insieme lezioni in aula ed esperienze lavorative "sul campo", con l'obiettivo di rafforzare le competenze dei giovani e di accorciare i tempi del loro ingresso nel mercato occupazionale.

Nella mattinata di avvio della 26esima edizione della manifestazione - promossa da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (insieme a numerose altre realtà istituzionali e non solo) – i veri protagonisti sono stati però i giovani studenti, che hanno intervistato i due ministri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e del Lavoro e delle Politiche sociali in un dialogo a tutto raggio, in forma di talkshow, sui temi della scuola, della formazione e del lavoro, a cura di Eni.

Tante le domande poste dai ragazzi delle scuole, preoccupati per il proprio futuro e insieme curiosi di capire bene l'utilità dei percorsi di alternanza e i vantaggi offerti dal contratto di apprendistato. Alle preoccupazioni dei ragazzi di fronte alla fatidica domanda: "Che cosa farò da grande?", il ministro GIULIANO POLETTI ha risposto ponendo sul tavolo della discussione numerosi temi, a iniziare da quello della responsabilità. «Il ritardo di trent'anni con cui il nostro Paese sta implementando la modalità dell'alternanza non è frutto del caso ma di una scelta – o di una non scelta precisa. Abbiamo finalmente abbracciato questa sfida. È un'operazione complessa e mastodontica, al punto che l'unica possibilità di successo dipende dalla volontà di ciascuno di fare la propria parte e dalla capacità di tutti noi di lavorare assieme, nessuno escluso». Certo le strategie vanno studiate e pensate con attenzione - ha rimarcato Poletti -, ma «responsabilità significa anche saper passare dalla teoria alla pratica, e "il fare" richiede la consapevolezza che si potrà anche sbagliare e insieme la capacità di apportare le necessarie modifiche ove occorre, rimanendo orientati sempre al continuo miglioramento». 

Più volte stamane Poletti è tornato sull'urgenza del cambio di mentalità, che deve includere necessariamente «l'idea che il Paese ha di impresa. Occorre smetterla di guardare ad essa – ha affermato il Ministro – come a un luogo di sfruttamento del lavoro, una sorta di "male necessario". La crescita si nutre di entusiasmo e cura: come possiamo averne nei confronti di qualcosa che consideriamo solo in termini di fardello inevitabile?». E rispetto alla necessità di cambiare la "logica della relazione", Poletti ha rimarcato: «Conoscenza, sapere, cultura, scuola devono uscire dalla bolla autoreferenziale nella quale sono spesso confinate per entrare in contatto con il sistema economico, con il mondo reale: non si può più continuare a temere questa contaminazione, occorre invece accelerarla. L'apprendistato è precisamente lo strumento di questa sintesi. Stiamo lavorando su questo versante e su quello del sistema duale, che vede i ragazzi impegnati per il 50% nello studio e per il restante 50% in un'esperienza lavorativa».

Di contaminazione ha parlato anche il ministro STEFANIA GIANNINI: «A volta la scuola comprime nei ragazzi, o rischia di farlo, le qualità, che sono gli elementi più importanti in generale nella vita di una persona, soprattutto quando si è giovani. L'apertura al mondo del lavoro che vogliamo favorire in ogni ragazzo, in particolare con l'alternanza scuola lavoro, limita questo rischio. Senza dimenticare che la conoscenza e poi il suo trasferimento in una posizione lavorativa all'interno della società sono gli elementi che più di altri restituiscono dignità alle persone». Si tratta di un vero e proprio  cambiamento del modello didattico, che punta su sapere pratico in affiancamento alla conoscenze teorica, e che ha infranto, secondo il Ministro, dei veri e propri tabù che paralizzavano il Paese, cercando nel contempo di combattere la disoccupazione giovanile: «In passato a chi non dimostrava propensione agli studi si diceva: "Vai  a lavorare"! Oggi, grazie ad alternanza, apprendistato e contratti di formazione abbiamo rotto le barriere fra mondo della scuola e del lavoro esistenti al tempo dei nostri nonni. Così la formazione on the job permette ai ragazzi di scoprire i propri talenti e le vocazioni, alle imprese invece di incontrare prima i giovani e quindi di conoscerli meglio, in maniera più diretta». Una riforma strettamente made in Italy, ha voluto sottolineare la Giannini: «Quando abbiamo abbracciato questa sfida, ci siamo detti che valeva la pena sfruttare a pieno il "codice genetico" italiano, ovvero quello delle "botteghe rinascimentali" nelle quali sapere e saper fare erano valorizzati allo stesso livello. Il nostro modello, è quindi originale, rimodulato in chiave italiana anche attraverso l'integrazione inedita e fondamentale fra Ministero dell'Istruzione e quello del Lavoro e delle Politiche sociali».


Stamane a Job, Loretta Bravi, assessore alle Politiche dell'istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche, presente a JOB&Orienta con una propria area espositiva, ha salutato in videocollegamento i piccoli alunni di Camerino (Macerata) nel loro primo giorno di ripresa delle lezioni dopo il sisma.

Presenti a JOB&Orienta domani, VENERDÌ 25 NOVEMBRE: i sottosegretari Luigi Bobba (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) e Gabriele Toccafondi (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca); Tito Boeri, presidente dell'Inps; Maurizio Del Conte, presidente di ANPAL-Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro; Alberto Baban, presidente della Piccola industria di Confindustria. E, in collegamento video, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. In allegato il programma di alcuni dei principali appuntamenti istituzionali.

Per il programma completo dei tre giorni: www.joborienta.info.




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