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giovedì 29 settembre 2016

Grande successo per Inertia, appuntamento principale in Italia sul riutilizzo dei rifiuti inerti.



ROMA, 29 Settembre 2016 - Inertia, appuntamento principale in Italia sul riutilizzo dei rifiuti inerti e sugli aggregati naturali, riciclati e artificiali, chiude facendo registrare un grande successo di pubblico.

Basti pensare che il solo convegno su "Terre e rocce da scavo" ha fatto il pienone con oltre 200 persone presenti. In generale, sale sempre "fully booked" per seminari, convegni e workshop.

Da segnalare il carattere fortemente innovativo dei Tavoli di Lavoro, che hanno visto la partecipazione di un centinaio di esperti divisi sui tre gruppi (La promozione dell'impiego di aggregati riciclati nelle attività dei Comuni; Impiego di aggregati riciclati nelle grandi opere; Criteri Ambientali Minimi per l'edilizia e aggregati riciclati), con la presenza del Dott. Sergio Saporetti della Divisione Certificazione ambientale ed acquisti pubblici verdi del Ministero dell'Ambiente.

I lavori hanno permesso il confronto tra tutti gli operatori della filiera del recupero ed una partecipazione interattiva dei partecipanti.

Vediamo una sintesi dell'evento: il mercoledì pomeriggio (21 settembre) si sono tenuti i workshop di NAD (sul piano di gestione dei rifiuti e gli strumenti a supporto della demolizione selettiva) e di Saint Gobain (dedicato al recupero delle lane minerali, degli scarti di guaine bituminose e a base gesso).

Il giovedì mattina (22 settembre) ha avuto un taglio più "internazionale", con la partecipazione in diretta live di Vincent Basuyau (Commissione Europea, DG GROW), il quale ha presentato il protocollo EU di gestione dei rifiuti da demolizione.

Il segretario della FIR ha poi trattato delle interazioni tra regolamento EU REACH e "End of Waste" dei rifiuti inerti. Sono stati anche presentati i risultati dei gruppi di lavoro del comitato tecnico di ANPAR (voci di prezzario, bozza di decreto "end of waste" presentato al Ministero dell'Ambiente, criteri ambientali minimi CAM edilizia).

Il giovedì pomeriggio è stato dedicato a due importanti workshop su argomenti innovativi, la produzione di aggregati artificiali dal trattamento delle ceneri di fondo dei processi di combustione dei rifiuti e la produzione di aggregati artificiali da altri trattamenti (soil-washing, bioremediation, e altri…).

ANPAR ha colto l'occasione per presentare al pubblico la nuova sessione che raccoglie gli operatori che producono aggregati artificiali.

Venerdì mattina (23 settembre) è stata la volta delle "terre e rocce da scavo", con un'analisi molto approfondita del decreto in via di pubblicazione e relazioni tecniche sulle difficoltà derivanti da presenza di additivi negli scavi meccanizzati da parte di Italfer, CNR e ANAS.

Concludendo e passando all'analisi generale dell'evento, giova ricordare la grande partecipazione ai Tavoli Tecnici da cui discende una necessità di confronto che deve giocoforza avere una certa periodicità e non essere può essere legata ad evento singolo. ANPAR si è presa il compito di radunare i 3 tavoli periodicamente mentre il dottor Saporetti ha comunicato l'intenzione di aprire i tavoli di confronto sui CAM Strade Verdi che sono di importanza strategica per il settore dei recuperatori di rifiuti inerti e produttori di aggregati riciclati.


ANPAR
L'Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati (ANPAR) nasce nel 2000 dalla volontà di alcuni imprenditori che, a fronte della loro esperienza maturata nel settore del riciclaggio di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da C&D, hanno deciso di divulgare la conoscenza acquisita nonché di unire le proprie forze per creare un canale alternativo nel settore della fornitura di materiale edile.

ANPAR è pertanto un'associazione di categoria senza alcun fine di lucro né finalità commerciali.
La mission dell'Associazione è quelle di diffondere la cultura del riciclaggio dei rifiuti inerti nonché di promuovere la qualità degli aggregati riciclati.

ANPAR inoltre fornisce agli associati un servizio di assistenza in tutti gli aspetti della loro attività operativa in particolare legate in particolare agli aspetti di qualità dei processi e dei prodotti.


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