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martedì 1 marzo 2016

ANIE CONFINDUSTRIA E ICE-AGENZIA ACCOMPAGNANO LE IMPRESE ITALIANE ALLA MIDDLE EAST ELECTRICITY DI DUBAI

Dall'1 al 3 marzo 2016 63 aziende italiane parteciperanno nel Padiglione Italia alla più importante manifestazione di settore del Medio Oriente, occasione per creare partnership e opportunità di business


Milano, 1 marzo 2016 -  ANIE Confindustria e ICE-Agenzia accompagnano dall'1 al 3 marzo oltre 60 imprese italiane alla 41° edizione della Middle East Electricity di Dubai, la più importante manifestazione del Medio Oriente dedicata al settore dell'impiantistica elettrica, della produzione, trasmissione e distribuzione di energia, delle fonti energetiche rinnovabili, dell'illuminotecnica, dei cavi e dell'automazione industriale. 

Grazie ad ANIE - la Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche - e all'Ufficio ICE di Dubai, le aziende italiane avranno a disposizione un'area complessiva di circa 1.000 mq a cui potranno accedere decision maker provenienti da oltre 120 Paesi di tutto il mondo. Le aziende italiane del settore avranno così la possibilità di accedere a un mercato in crescita come quello degli Emirati Arabi Uniti e di presentare la propria offerta tecnologica sviluppando opportunità di business uniche. 

"L'Italia ha la possibilità di ottenere un ruolo di sempre maggiore importanza in un mercato chiave come quello degli Emirati Arabi Uniti – ha dichiarato Andrea Maspero, Vice Presidente ANIE per l'Internazionalizzazione dove i settori dell'elettrotecnica ed elettronica rappresentati da ANIE costituiscono una quota superiore al 10% sul totale delle esportazioni italiane. Gli Emirati Arabi Uniti sono il primo mercato di sbocco delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche italiane in Medio Oriente, con una crescita nel 2015 dell'export superiore al 30% annuo e un saldo della bilancia commerciale positivo per oltre 730 milioni di euro. Una serie di dati - continua Masperoche confermano l'intenzione delle aziende fornitrici di tecnologie di rimanere protagoniste in un mercato chiave dove un evento come la Middle East Electricity può essere il viatico delle imprese italiane per la chiusura di importanti operazioni commerciali in tutto il mondo".

Un Paese, quello degli Emirati Arabi Uniti, che vive una fase di grande sviluppo già da diversi anni grazie anche agli investimenti in infrastrutture che lo stanno rendendo sempre più competitivo.

"Gli Emirati hanno recentemente varato una strategia di diversificazione economica di lungo periodo – ha affermato Gianpaolo Bruno, Direttore dell'Ufficio ICE di Dubaidestinata ad affrancare il Paese dalla tradizionale dipendenza dalla produzione di idrocarburi che sta catalizzando rilevanti risorse ed energie verso settori ad elevato valore aggiunto, con la finalità di creare le condizioni per un nuovo modello di sviluppo, basato sulla tecnologia, il terziario avanzato e la sostenibilita', nel cui ambito si dischiuderanno importanti opportunita' per le imprese italiane".

Guardando al mercato dell'energia, la crescita economica sostenibile è il concreto obiettivo che gli Emirati Arabi Uniti si sono posti per la propria politica energetica al 2030. L'area si caratterizza per una crescente domanda di energia elettrica, a un tasso superiore al 5% medio annuo, e si prevede che nei prossimi cinque anni sarà necessario il raddoppio della capacità installata per venire incontro al più ampio fabbisogno. 

In particolare, vista la collocazione geografica del Paese, si pone particolare attenzione alla realizzazione di impianti a energia solare. Recentemente è stato ampliato il target previsto per l'energia solare sul mix di generazione, passando da una quota sul totale pari al 5% a una pari al 15% entro il 2030. Questo significa che il Paese necessità entro il 2020 di almeno 2.000 MW di capacità installata da impianti a energia solare e aggiuntivi 3.000 MW entro il 2030. Nell'ambito dei lavori della conferenza COP21 le Autorità locali hanno annunciato l'ambizioso obiettivo di produrre entro il 2050 ben il 75% della generazione da fonti rinnovabili, facendo leva su oltre 13 miliardi di dollari di investimenti.

Dubai ospiterà inoltre l'Esposizione Universale 2020 "Connecting Minds, Creating the Future", un significativo driver di crescita per gli investimenti nel settore edile. Nel complesso il piano di investimenti atteso per l'Expo, ulteriore opportunità per le nostre imprese, ammonta a 6,9 miliardi di dollari da destinare alla costruzione del sito espositivo e delle infrastrutture funzionali allo svolgimento dell'evento. 

Uno degli obiettivi è poi quello di soddisfare la metà dei consumi energetici del sito espositivo attraverso impianti rinnovabili e di utilizzare tecniche costruttive innovative, con almeno il 30% di materiali riciclati. In vista della realizzazione dell'evento un rilevante impatto è atteso anche nel settore alberghiero, con 25 milioni di visitatori attesi. In dettaglio, si stima che l'Expo di Dubai potrebbe portare quasi al raddoppio della disponibilità ricettiva presente nell'area (pari a circa 60.000 stanze), con un focus relativo alle strutture di più alto livello.

Più in generale nel settore edile degli Emirati Arabi Uniti sono previsti o, in fase di realizzazione, progetti infrastrutturali per un valore superiore agli 800 milioni di dollari, concentrati nelle aree di Dubai e Abu Dhabi, che nel complesso assorbono oltre il 90% dei progetti attesi nella regione.

L'edizione 2016 della "Middle East Electricity" vedrà - su una superficie netta di 35.000 mq - oltre 1.500 espositori provenienti da 126 Paesi, numeri in crescita rispetto a quelli registrati nell'edizione 2015.



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