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venerdì 22 gennaio 2016

SetUp Contemporary Art Fair si racconta in conferenza stampa e dà appuntamento al 29 gennaio per l'Art Week Bolognese


 
Bologna, 29-31 gennaio 2016
AUTOSTAZIONE
Piazza XX Settembre 6 / angolo Via dell'Indipendenza

È ormai tutto pronto per questa quarta edizione di SetUp Contemporary Art Fair, prima fiera indipendente di arte contemporanea di Bologna, da quest'anno annoverata tra le eccellenze fieristiche nazionali che, dopo il successo delle passate edizioni, torna a smuovere e rivitalizzare il sistema dell'arte dal 29 al 31 gennaio, proprio dalla sua consueta base operativa in Autostazione, coinvolgendo il pubblico più vario dell'art week bolognese. 

Dopo l'entusiasta adesione da parte di 44 gallerie italiane e straniere, i progetti di respiro internazionale, un comitato scientifico costituito da illustri protagonisti del mondo dell'arte contemporanea, gli immancabili ambiti riconoscimenti per curatori e artisti ed espositori, lo spazio dedicato all'arte performativa, ai più piccoli e all'editoria, il quadro di questo SetUp 2016 può essere finalmente completato con gli ultimi tasselli. 

L'Orientamento, ovvero la facoltà di riconoscere dove ci si trova e sulla base di ciò capire come muoversi e dove andare, è il tema scelto per questa edizione da Simona Gavioli, Presidente di SetUp Contemporary Art Fair e dal Direttore Alice Zannoni le quali, sin dalla prima edizione, sono attente a cogliere nuove tendenze in ambito artistico che rivelino un legame con l'attualità e il contesto storico e sociale contemporaneo.

Mantenendo dunque l'abituale format che punta sulla partecipazione di progetti curatoriali concepiti da un curatore under 35 in tandem con almeno un artista under 35, è stato chiesto a espositori, curatori e critici di presentare la complessità espressiva dei tempi contemporanei per capire come impostare il domani, essendo l'orientamento una facoltà imprescindibile che rende possibile la piena espressione dell'identità di una persona rispetto alla realtà in cui vive.
  
Le Gallerie
Quella in fase di preparazione è dunque un'edizione che riconferma assolutamente il ruolo di protagonista che SetUp Contemporary Art Fair ricopre all'interno del panorama delle manifestazioni fieristiche di settore.
In questa quarta edizione il numero di Gallerie e special project è cresciuto oltre l'80%, passando da 23 nel 2013 a 44.

Un chiaro segnale di fiducia e interesse in un evento fieristico che riesce a raccogliere consensi non solo in tutta Italia, ma anche all'estero, come testimonia la presenza di prestigiose gallerie provenienti dalla Spagna, dalla Germania, Dal Regno Unito e da New York. Se il primo anno le gallerie estere aderenti erano tre, in questa edizione 2016 ce ne saranno ben otto, con un incremento in soli tre anni del 160%.

Tra new entry e realtà che hanno aderito al progetto SetUp, sin dalla prima edizione, si conteranno nomi del calibro di ABC, Art and Ars, ARTspaceBasel, B4, Barcel-ONE, BI-BOx Art Space, Bonioni Arte, Burning Giraffe Art Gallery, Casa Falconieri, Casa Turese, D406 fedeli alla linea, Eggers 2.0, exfabbricadellebambole, Federico Rui Arte Contemporanea, Flavio Stocco, Galleria AM PI, Galleria13, INCREDIBOL, LAB, Galleria Loppis OpenLab, Martina's Gallery, MMCA, Museo Nuova Era, Opificio Arti Performative, Portanova12, Galleria PrimoPiano, Print About Me, Riccardo Costantini Contemporary, RRN Project, Sponge ArteContemporanea, Tedofra Artgallery, Viridian Artists, vita privata home gallery, VV8 artecontemporanea, White Noise Gallery, Yab (young artists bay), Galleria Zak. 

Tra le novità di questa edizione una menzione speciale va al progetto Drawing the world – Focus Santander, a cura di Mónica Álvarez Careaga, pensato e realizzato proprio per SetUp Contemporary Art Fair, con il sostegno del governo della Cantabria e della città di Santander, punto di interesse privilegiato per l'arte contemporanea spagnola e internazionale, che presenta un ricco tessuto di gallerie d'arte che quest'anno verranno rappresentate a SetUp da quattro eccellenze: JosédelaFuente, Creative Space Alexandra, Siboney e Estela Docal.

Rispondendo all'invito di SetUp, la curatrice ha selezionato quattro progetti di artisti spagnoli: Antonio Diaz Grande, Hondartza Fraga, Daniel R. Martin e Nacho Zubelzu, rappresentati dalle gallerie sopra citate, che condividono la presenza del disegno come medium fondamentale per la progettazione o la cristallizzazione dell'opera artistica.

Il comitato scientifico
Per garantire un sempre elevato livello qualitativo delle proposte presentate dai nuovi e consueti espositori, anche questa edizione si avvarrà dell'esperienza professionale di un selezionato Comitato Scientifico, che vanta la presenza di indiscussi protagonisti del circuito dell'Arte Contemporanea come Silvia Evangelisti, critica, storica dell'arte, curatrice e, fino al 2012, Direttore artistico di Arte Fiera,  fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea, e Giuseppe Casarotto, collezionista e Presidente del GAMeC Club, un'associazione culturale senza fini di lucro, nata nel 2005 per promuovere e sostenere la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nella diffusione della conoscenza dell'arte del nostro tempo.  

Due grandi nomi del sistema dell'arte che con la loro presenza attestano il posizionamento di rilievo ottenuto da SetUp, all'interno del contesto degli appuntamenti culturali annuali.

Special Project
Tra gli ingredienti che rendono questa manifestazione fieristica un unicum nel panorama delle fiere di settore di certo va inserita l'effervescente sezione dedicata agli Special Project, quest'anno 14, che regala ai visitatori la possibilità di conoscere lavori artistici inediti e innovativi.

Tra gli Special Project di questa edizione va segnalato l'avvincente progetto Direzioni, in linea con il tema guida dell'ORIENTAMENTO, e che s'inserisce perfettamente nell'attuale dibattito sul futuro della street art, aperto proprio dalla città di Bologna. 

Il progetto Direzioni è nato nell'ottica degli interventi di riqualificazione dello spazio urbano e si sviluppa con l'intento di dare una nuova pelle all'atrio dell'Autostazione di Bologna, un luogo di transito, frequentato dai passeggeri, caratterizzato da una forte identità, ma anche uno spazio da "rivedere" e da vivere, non solo da attraversare per prendere la corriera.

Un'operazione determinata e ben mirata di wall painting, che ha l'obiettivo di cambiare la percezione dello spazio sfruttando il potere che l'arte ha di produrre bellezza in ogni luogo, regalando momenti di straniamento con nuove percezioni e godimento estetico agli abituali fruitori di questo spazio pubblico, crocevia per molte destinazioni, melting pot di culture e personalità eterogenee.

Un flusso multietnico che, nelle mani dei due street artists Corn79 e ETNIK, si trasforma  in un percorso cromatico di tinte pastello, caratterizzato da geometrie astratte e prospettive, per dare carattere e vivacità all'ambiente.
Il progetto è di Corn79 ed ETNIK per l'Associazione "Il Cerchio E le Gocce", a cura di Caravan SetUp, associazione nata da una costola dell'organizzazione di SetUp Contemporary Art Fair, e realizzato in collaborazione con Autostazione s.r.l. 

S'inserisce sempre in questa tipologia di intervento artistico urbano anche lo splendido progetto Symbols – Simboli di libertà, dell'artista Raul che si interroga sulla libertà in tutte le sue forme e gradi, dalla sfera personale a quella pubblica.

Creata appositamente per SetUp 2016, l'opera site specific, accoglie all'ingresso della manifestazione i visitatori offrendo fin da subito una chiave di orientamento nell'approccio all'arte e non solo.

Il segno incessante, ripetitivo, imperfetto, uguale a se stesso eppure diverso ogni volta e diverso per ognuno, è un invito a liberare per liberarsi.

Raul traccia con i suoi segni distinti e rapidi, preistorici e contemporanei, ricchi di curve, sfumature e dubbi, una via essenziale e senza intellettualismi verso la libertà, di certo non facile da praticare. La presenza delle opere dell'artista si estenderà inoltre anche all'interno della PAOLO CASTELLI Vip Lounge, portando la riflessione su questa importante tematica anche in questo luogo, privilegiato punto di osservazione per il pubblico. 

Ricordiamo inoltre lo splendido progetto proposto dalla Galleria D406 - fedeli alla linea di Modena, e Moduli d'Arte che, insieme a Lorenza Roverato, presenteranno "Un grande disegno", a cura di Valerio Dehò e con il prezioso contributo della Fonazione Zinelli. I due protagonisti coinvolti sono, il celebre pittore italiano Carlo Zinelli (1916-1974), esponente dell'Art Brut e Gilberto Giovagnoli (1953), pittore e scultore contemporaneo.

Verranno esposte otto magnifiche "carte" realizzate da Carlo Zinelli negli anni '60, disegnate e dipinte su ambo i lati, messe a confronto con l'opera monumentale di Gilberto Giovagnoli datata 1998, composta da migliaia di disegni assemblati, dal titolo "Crepa Carlo, tutto va bene", che l'artista sanmarinese ha voluto dedicare proprio a Zinelli, tributandogli così, nel suo stile irriverente e inconfondibile, un sincero omaggio di riconoscenza. 

Ad arricchire il ventaglio di offerte si inseriscono altri coinvolgenti proposte come "Ozzehg e il Castello di Chiara" di Paolo Balboni che propone gli scatti artistici di una speciale modella, una vera e propria "gigantessa" che, pur richiamando gli eccessi formali di Botero, è comunque trattata con grazia.

La castellana delle favole dei fratelli Grimm diventa qui la "tabaccaia" felliniana di Amarcord grazie a un pulviscolare "flou" che l'avviluppa dolcemente, ammorbidendo la crudezza della situazione.

Installazioni e fotografia sono dunque grandi protagonisti di questa edizione 2016, come confermato dalla presenza di un ulteriore progetto fotografico "Eddi birthday and memories", sempre di Paolo Balboni, e dall'installazione "Medusa Medulla" di Pol Palli.

"Eddie birthday and memories" si rivela come rappresentazione della perpetuità degli oggetti, con il pupazzo ottocentesco Eddie in ceramica e ferro, diventato reperto emotivo passando di mano in mano a diversi proprietari, che si contrappone invece alla limitatezza del corpo, legato allo scorrere del tempo che passa.

Concettualmente speculare a Eddi, con la quale interagisce, è l'installazione Medusa Medulla, di Pol Palli. L'opera, scena di uno scarno teatrino la cui protagonista è una figura antropomorfa da cui germogliano protuberanze filamentose che avvolgono l'atmosfera come tentacoli della medusa, rappresenta il distacco dell'uomo dal tangibile, dai vincoli del tempo e delle cose e rappresenta una rinascita protesa all'ideale.

Dalla memoria del passato si passa invece alla condizione dell'uomo contemporaneo con "Exposure" di Marco Biscardi che con il suo linguaggio artistico denuncia con immagini forti, ma allo stesso tempo ironiche e dissacranti, il mondo della pubblicità appropriandosi delle strategie di marketing ed esasperando il concetto di advertising facendolo diventare il mezzo significante. Collocando i brand in contesti bellici e disastrosi, integrando il "marchio riconoscibile" in situazioni drammatiche, normalmente non associabili, ricerca l'effetto di mettere in luce l'assurda, ma possibile, prossima realtà.

SetUp Contemporary Art Fair dedica un'attenzione particolare anche al connubio tra arte e nuove tecnologie. Un esempio è dato da Abstract The Garden of Interaction Play / 01, opera di muschi&licheni design network, studio multidisciplinare di Pianoro (Bologna) che unisce interattività, video, suono e scrittura, con un aspetto analogico e una struttura tecnologico-digitale. Un'installazione artistica che ridefinisce il concetto di linearità filmica, in cui gli utenti, toccando un tavolo di legno dipinto con una vernice che conduce gli impulsi elettrici, possono decidere l'ordine delle scene, le relazioni tra le immagini e il suono: una creazione collettiva in cui i fruitori diventano co-autori attivi e non semplici spettatori. 

L'opera non è solo un video, ma è anche una performance che diventa multivisione, come un giardino fiorito, sempre in movimento, pieno di relazioni inaspettate. La produzione è realizzata con la collaborazione del festival di cinema "Cineramnia". Questo allestimento è stato reso possibile grazie al sostegno di Cyanagen e al coordinamento organizzativo di Camilla Falcioni. 

Nemmeno le questioni spirituali vengono trascurate da questa sorprendente edizione di SetUp, ma vengono affrontate con ironia dalla performance Che Peccato!, del collettivo AAARTSUNNY, che  desidera fornire una visione disincantata e veritiera sulla consapevolezza relativa alle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Cosa sono i peccati? Per cosa oggi si chiede perdono? 

Conoscere il 'male', permette di vivere con il dovuto rispetto il rapporto con gli altri e, con se stessi. L'esclamazione che dà il titolo al progetto, tinta dal melanconico e finto stupore che caratterizzano il nostro tempo, gioca sull'ambivalente senso di chi solamente dice 'Oh, ma che peccato!', restando in superficie, senza provare emozioni né preoccuparsi delle conseguenze dei propri gesti.  

Gli ironici biglietti, stampati da una Macchina che per l'occasione eroga indulgentiae accessibili (opere d'arte), sono cartine di Tornasole da immergere dentro l'anima.

Entrando all'interno di una Cappella sui generis, diventa facile confessarsi attraverso una Macchina che, - evitando qualsiasi imbarazzo - ci permette di ricevere (acquistare) la nostra (im)meritata indulgentia.

L'Area Talk - Programma Culturale
Il Programma Culturale di quest'anno, che prevede 18 appuntamenti offerti gratuitamente ai visitatori nello spazio dell'atrio dell'Autostazione, si distingue come ulteriore importante passo verso la fruizione gratuita della cultura alla quale SetUp 2016 vuole portare un apporto concreto.

La realizzazione del programma è un progetto a più mani, in collaborazione con Algoritmo Festival di Serena Achilli, blogger, curatrice e organizzatrice di eventi culturali, e Massimiliano Capo, direttore artistico del festival di cultura digitale Medioera e curatore dell'organizzazione di eventi culturali.
Per dare un'idea delle proposte abbiamo selezionato alcuni degli incontri previsti.
Ad aprire la sessione 2016 di incontri e talk sarà l'appuntamento di venerdì 29, dalle ore 17.00 alle 18.00, dal titolo Orizzontalità dell'arte. Creatività istituzionale e creatività individuale, con Fabio Cavallucci, Direttore del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Maria Letizia Paiato, Storica dell'arte e curatrice e Stefano W. Pasquini, artista, curatore e scrittore. Il talk, prendendo le mosse dal Forum dell'Arte Contemporanea, ideato dallo stesso Cavallucci, e svoltosi lo scorso settembre 2015 al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, cercherà di definire i concetti di arte come patrimonio di tutti, arte democratica e i rapporti tra artista, fruitore e istituzioni.

A seguire, "L'artista "aumentato". Ricerca artistica, percezione di sé e dialogo con il pubblico ai tempi dei social media online appuntamento di venerdì 29, dalle 19.00 alle 21.00, con i relatori Filippo Lorenzin e Alessio Jacona, giornalista che si occupa di tecnologia, innovazione e nuovi media. 

Sabato 30 invece, dalle ore 17.00 alle 18.00, il programma culturale prevede l'incontro  Hackerare l'arte. L'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica e dell'accessibilità digitale, con Giovanni Boccia ArtieriAntonio Pavolini, Business Analyst, Digital Media, che s'interroga sul ruolo dell'arte nell'ecosistema digitale in cui ci troviamo immersi, sul come si racconta oggi il sistema dell'arte e come e dove si esercita la creatività contemporanea.
Un viaggio da internauti tra piattaforme, nicchie, codici e linguaggi vecchi e nuovi alla scoperta di intersezioni e visioni impreviste.

Le conferenze si inseriscono anche nell'attuale dibattito sulla street art aperto proprio a Bologna. 

Tra queste si ricorda:

Domenica 31, infatti, dalle 12.30 alle 14.00, Elisa Sellari, co-curatrice del Festival POP UP! e  responsabile comunicazione MAC, presenta il Festival POP UP! ARTE CONTEMPORANEA NELLO SPAZIO URBANO, insieme al documentario Zio Ziegler alla Cava di Arcevia, prodotto da Sky Arte per la serie MURO.

Un festival d'avanguardia internazionale, a cura di MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee che dal 2008 invita artisti di tutto il mondo a realizzare opere d'arte pubblica in luoghi d'uso quotidiano nella regione Marche, creando visioni inaspettate, bellezza e potenza evocativa. Per l'edizione POP UP! 2015, l'artista californiano Zio Ziegler ha realizzato l'opera The Nature of Resistance sugli edifici di una cava dismessa ad Arcevia ed è qui che è ambientato il terzo appuntamento di Muro, serie curata da David Diavù Vecchiato, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano prodotta da Sky Arte HD e Level 33.

Sempre domenica 31 dalle 16.00 alle 17.00 l'avvocato ed esperta di diritto del mercato dell'arte Lavinia Savini farà un intervento dal titolo: Street Art: di chi è l'opera? Diritti, tutela e conservazione. Riflessioni attraverso la legislazione sulle opere dell'ingegno.

L'interazione tra arte e cibo, già ampiamente affrontata durante SetUp 2015, trova però ancora spazio in questa edizione, riuscendo a stupire nuovamente con il talk proposto da Salvatore Gelsi che si occupa di sociologia della comunicazione nei media, in particolare nel cinema e da Martina Liverani, Giornalista e scrittrice.

"Presentazione di Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema" sarà un momento dedicato a introdurre al pubblico questo particolare dizionario enciclopedico, che ben rappresenta il più ampio ed esaustivo osservatorio del "visibile", quando si fonde con l'atto del mangiare e del bere: 700 voci, 4000 film, 25 schede-ritratti di registi, generi, attori; e inoltre, assoluta novità, vengono classificate le oltre 300 opere (film a soggetto, documentari, cortometraggi) che rimandano alla questione del cibo.


Rassegna Performativa
Imperdibile elemento cardine del Programma Culturale è la Rassegna Performativa In Corpo VI curata da Giovanni Gaggia per Sponge ArteContemporanea. Giunta ormai al suo sesto anno, si rivela sempre sperimentale, all'avanguardia e strutturata concettualmente sul l'Orientamento come fil rouge di questa edizione di SetUp.

Un rapporto ormai consolidato quello tra questa rassegna performativa e la manifestazione fieristica, proprio perché entrambe accomunate dalla volontà di mettere in moto un nuovo processo per ripensare il sistema dell'arte.

In Corpo 6 intende generare un esperimento di dialogo tra due discipline artistiche, le arti visive e la danza contemporanea, aprendo il dibattito su quale tipologia di performance appartiene ad una categoria o all'altra.
Per tutta la durata della manifestazione fieristica verranno proposte, a scadenza giornaliera, quattro perfomance: The motherfucker, firmata da Gianni Colosimo, prevista per giovedì  28 Gennaio alle ore 22.00; SUP_R_ME[e] di Leonardo Carletti, Venerdì 29 Gennaio, ore 23.00; Paradise di Francesco Marilungo, Sabato 30 Gennaio alle ore 23.00; Black bag di Manuela Macco, Domenica 31 Gennaio, ore 14.00.

Merita una menzione speciale The motherfucker, la performance proposta da Gianni Colosimo, celebre e rinomato professionista nel campo delle arti performative che nel '78 e '81, su invito di Renato Barilli, Francesca Alinovi e Roberto Daolio, ha partecipato alla Seconda e alla Quarta Settimana della Performance di Bologna, mentre nel 2014 è stato oggetto di un'operazione artistica installativa, ideata da Maurizio Cattelan all'interno della mostra "Shit and Die" di Torino.

In The motherfucker la patologia esistenziale, il denaro e l'arte sono i coprotagonisti con i quali Colosimo intreccia una folle e rituale danza la cui musica è suonata da Eros e Thanatos.



PAOLO CASTELLI Vip Lounge

Una quarta edizione che si distingue soprattutto per le sue prestigiose novità e collaborazioni, come quella con la nota azienda Paolo Castelli, grande nome bolognese operativo nel settore del contract, dell'arredamento e del design che, insieme alla direzione della fiera, ha scelto di dedicare un'attenzione particolare al neonato Vip Program studiato appositamente per un selezionato numeri di grandi collezionisti italiani ed europei creando la Paolo Castelli Vip Lounge, ambiente unico, esclusivo e accogliente, che coniuga perfettamente relax e cultura incoraggiando la conversazione e la condivisione di emozioni e saperi tra artisti e pubblico, fruitori dello spazio.

La migliore qualità e il design italiano con oggetti come la sofisticata "Inspiration" e "Domodinamica" si sposeranno con l'arte di RAUL, un giovane artista pescarese che con i suoi Symbols porterà un tocco di irriverenza e libertà. All'interno della Vip Lounge ci saranno i ragazzi dell'Accademia del Bar guidati da Alessandro Romoli che prepareranno in esclusiva un cocktail dedicato a SetUp, "Peccati di gola", a base di gin infuso alla cannella e pompelmo rosa.

Un progetto inedito per l'azienda che per tradizione favorisce l'interazione tra arte e artigianato e che condivide con SetUp la fiducia nei giovani talenti e la volontà di guardare al futuro, verso innovazione e nuove sfide.


Vip Program

Dedicato a chi vuole sfruttare a 360° l'esperienza che SetUp Contemporary Art Fair può offrire, con diversi ritmi e maggior comfort, l'organizzazione ha appositamente predisposto l'esclusivo Programma Vip, riservato ai possessori di Centurion Card. Un programma che contempla l'ingresso il 28 gennaio alla vernice di SetUp Art Fair 2016, l'ingresso gratuito alla fiera nei giorni a seguire, l'accesso alla Vip Lounge, colazioni mattutine all'interno della fiera, visite guidate per collezionisti, visite guidate presso alcune istituzioni culturali bolognesi, l'ingresso gratuito alle Terme di San Petronio (per i Centurion) e agevolato per Whitecard, nonché l'esclusivo concerto di fine fiera presso l'oratorio di San Colombano.


Bookshop e Area Editoria

A seguito del successo registrato nella scorsa edizione SetUp dedica anche quest'anno una Special Area al Bookshop, uno spazio curato da Agenzia Nfc, in cui poter trovare cataloghi e libri d'arte, collane editoriali e ultime novità del settore, e che già lo scorso anno offriva ai visitatori più di 300 titoli di piccoli e medi editori italiani ed esteri ed edizioni alternative in tiratura limitata. Il bookshop è allestito da LAGO, (Matteuzzi Lago Store Bologna) innovativo brand del design italiano, che pensa al design come un disciplina che produca senso e non solo prodotti, capace di innovare l'intera filiera produttiva e di proporre nuove visioni e nuovi modelli del vivere. Più che prodotti, LAGO disegna alfabeti e invita il consumatore a usarli, dando vita a un design condiviso che si arricchisce delle energie del fruitore.

All'interno dell'area editoria sarà presente Luis.it che proporrà un brainstorming table a disposizione del pubblico per lo sviluppo di concept offrendo, in real time, un servizio di consulenza di comunicazione visual e una piccola sala regia per raccogliere con interviste i punti di vista delle persone più interessanti del panorama dell'arte. L'allestimento dello spazio Luis.it è a cura dell'architetto Tommaso Zecchini.


Kinder SetUp

SetUp Contemporary Art Fair dedica da sempre particolare attenzione alla presenza dei bambini all'interno della manifestazione, accogliendoli in uno spazio creato appositamente per loro, per nutrire il loro interesse verso l'arte con laboratori creativi stimolanti e giocosi.
 
Ancora più significativa, in questa edizione dedicata all'orientamento e di conseguenza al futuro, la presenza di un caposaldo della fiera, ovvero l'Area Kinder SetUp, dedicata ai bambini da tre anni in su, sempre a cura di Beatrice Calia, chef specializzata in Cucina Natural Green, in collaborazione con ReMida Bologna Terre d'Acqua.

Il progetto laboratoriale proposto quest'anno, dal titolo L'ARTE di Orientarsi, prende spunto dal tema di SetUp 2016, l'Orientamento, proponendo ai più piccoli attività che attraverso la sperimentazione, l'ascolto e il gioco, permetteranno loro di conoscere le molteplici sfaccettature del concetto di orientamento.

I laboratori, della durata di un'ora, si svolgeranno in tre turni a partire dalle 17.30.

L'atelier è un servizio gratuito incluso nel prezzo del biglietto d'ingresso, offerto da SetUp ai piccoli visitatori della fiera. Per prenotazioni scrivere all'indirizzo mail:

Ristorante Il Lumachino

SetUp, quest'anno avrà il suo speciale Ristorante ispirato al libro "Il ristorante dell'amore ritrovato" di Ito Agawa che racconta la storia di Ringo, una giovane che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo e che dopo essere rientrata a casa con l'intenzione di cucinare per il suo fidanzato, la trova completamente vuota.

La protagonista, tornata nella sua terra d'origine, decide di aprire un ristorante in un vecchio granaio di famiglia, ospitando una sola coppia al giorno. Il ristorante si chiama IL LUMACHINO.

IL LUMACHINO di SetUp, è un luogo in cui ci si riappropria del tempo. Ci si dedica uno spazio per parlare nella convivialità della tavola. Una realtà in cui poter assaporare la cucina tipica bolognese. La tradizione che incontra la contemporaneità attraverso il matrimonio tra arte culinaria gestita da Party Ricevimenti e arte visiva realizzata dall'artista EL FOOSER, che con i suoi animali marini su carte geografiche, colossi fluttuanti ben consapevoli di quale sia la giusta direzione, darà una particolare atmosfera a questa esperienza unica.


I Premi

Anche nell'edizione 2016 non mancheranno riconoscimenti e Premi assegnati ad artisti, curatori, gallerie e pubblico e che, nell'ambito della manifestazione, costituiscono ormai una prestigiosa cartina di tornasole per mappare lo stato attuale del mondo dell'arte contemporanea tra proposte emergenti e storici professionisti.

Ne contiamo ben sette: primo fra tutti va citato il Premio SetUp che valorizza gli artisti e i curatori under 35 presentati dalle gallerie, conferendo al migliore di loro un premio che consiste in 1.000 €, per il migliore artista, e 500 € per il migliore curatore.

A stabilire il vincitore sarà una giuria, composta dal Comitato Scientifico, ovvero Silvia Evangelisti e Giuseppe Casarotto, e dal Comitato Direttivo, Simona Gavioli e Alice Zannoni.

SetUp ospita, per la sua seconda edizione, il Premio Residenza Sponge ArteContemporanea in una formula però rinnovata e originale. L'omonima associazione culturale ha scelto di dedicare un'attenzione particolare alla figura del curatore under 35, che sarà ospitato nel contesto di Perfect Number VII



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